via delle Terme, 2 - loc. Sibari, Cassano allo Ionio (CS)
L’Hotel Terme Sibarite è collocato all’interno della struttura termale sibarite. Adagiata a 250 metri di altitudine sulle pendici meridionali del Massiccio del Pollino a ridosso della Piana di Sibari, Cassano allo Ionio è una delle località turistiche più rinomate della Calabria, grazie alle numerose attrattive presenti nel suo territorio. Cassano allo Ionio è conosciuta anche e soprattutto per la frazione di Sibari, è un affascinante località turistica situata in una delle poche zone pianeggianti della regione. Dal passato glorioso e presente balneare, Sibari e la sua Marina si candidano ad essere un’interessante meta per chi vuol trascorrere una vacanza tra divertimento, mare ed arte. Sono infatti queste tre le componenti dell’offerta turistica del centro calabrese: le acque che bagnano la costa della Marina di Sibari sono limpide e cristalline e la spiaggia è lunga, sabbiosa e ben attrezzata.
La struttura dispone di reception (08:00-20:00), bar, ristorante, ascensore, piscina scoperta con acqua termale e lettini fino ad esaurimento, collegamento internet Wi-Fi in tutta la struttura, parcheggio fino ad esaurimento.
Le camere sono dotate di servizi privati, asciugacapelli, aria condizionata, TV.
Animali ammessi di piccola/media taglia a pagamento (Euro 10.00 al giorno da pagare in loco – non ammessi nelle aree comuni). È obbligatoria la selezione dell’opzione in fase di prenotazione.
Non presente.
Di recente ristrutturazione sono inseriti in un vasto e funzionale complesso che si sviluppa su un’area di 23 mila mq circa, comprendendo una struttura alberghiera, lo stabilimento ed il parco termali ed il centro di riabilitazione neuro-motoria in ambiente termale. Con temperatura costante a 25°C, derivano da cinque sorgenti naturali (Appicello, Caldane, Stufe, Clocco e Trabucco) che si sviluppano per circa 500 metri. Il dato veramente importante che differenzia e distingue tali acque dalle altre è emerso dalla indagini batteriologiche che hanno portato a notare la presenza di idrogeno solforato di origine biologica che deriva biochimicamente da riduzioni di composti ossidati dello zolfo e, come è stato osservato in diversi studi (Florenzano), da decomposizione di materia organica solforata ad opera di distinte attività batteriche.